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Un romanzo che non vuole anticipare la trama per riflettere ma anche per conoscere meglio il mondo degli emarginati omosessuali che nulla hanno a che vedere con la pedofilia, vizi, perversioni e manie fobiche. Con le conseguenze di omicidi efferati, agghiaccianti e terrificanti. È un'opera narrativa simmetrica con un'agnizione finale di violenza inaudita e stomachevole. Manipolatorio, fanatico, squilibrato, alterato, sconvolgente, surreale e sopra le righe. Che colpisce dritto al cuore dell'amore che non dovrebbe avere "differenze". Gli epiloghi potrebbero essere i nostri tempi; in sostanza, un luogo e un tempo in cui la continua ostilità fra leggenda e nostra epoca sono trapiantati nelle scene di prepotenza e fobie croniche, un modo di descrivere che sembra intonarsi a un mondo ruvido e duro come i suoi macigni. Il braccio violento dell'omofobia è un'opera modernissima, una cruda testimonianza dentro il mondo omosessuale, dove imperversa fatica psichica, dolore, attesa, malumore, amore, speranza ma anche spiragli di gratificazione.
IRDA EDIZIONI Anno 2010, l'estate rovente e assassina in Versilia. Letizia, ragazza bellissima e suadente, s'innamora di un uomo maturo: una settimana di sesso sfrenato e all'improvviso l'abbandono di lui che le gela la mente. Elsa, bella e inquieta, dotata di straordinaria intelligenza, amica di Letizia, cade nel giro del traffico internazionale di droga e prostituzione. Sesso e sentimento. Azioni senza esclusioni di colpi, con un finale da brividi. Un giallo thrilling, sentimentale e drammatico che fa riflettere giovani e meno giovani, e soprattutto la collettività universale. L'infanzia non esiste, si nasce già grandi: è la vita tramandata da generazioni piene di problemi, problemi che appartengono non solo ai ceti medi o poveri, ma anche ai ricchi. Ragazze che non crescono mai, altre che crescono troppo in fretta...
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