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Negli anni Quaranta del secolo scorso Elio Vittorini curò gli apparati iconografici delle collane Pantheon teatrale e Pantheon letteraria per la Bompiani. Scelse personalmente le illustrazioni, andò a caccia di dipinti e affreschi, scovò libri di pittura. Nel 1945 iniziò l'avventura del Politecnico e in quella rivista Vittorini diede spazio a pittura, arte, architettura, fotografia, cinema, fumetti. Vittorini curò anche tutta la meravigliosa serie I Millenni dell'Einaudi, scegliendo personalmente tutte le immagini dell'apparato iconografico dei volumi pubblicati tra il 1949 e il 1953; ne ricordiamo alcuni che Vittorini scelse e amò moltissimo (Le commedie di Carlo Goldoni, l'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, il Decamerone di Boccaccio e le Mille e una notte), come testimoniano le innumerevoli lettere in cui parla del lavoro sulle immagini; un lavoro che lo appassionava e in cui esibiva una vasta cultura pittorica e una sapiente regia comunicativa. Tutte scelte spiegate nelle introduzioni firmate e non.
Sfogliando tutti i numeri del "Politecnico", settimanale e mensile. Riflettendo sui motivi per cui Vittorini nella più importante rivista culturale italiana di quel preciso e delicato momento storico, concede spazio alla "sottoletteratura", alla "letteratura disegnata", a fianco della Letteratura con la L maiuscola e accanto ai saggi e agli interventi critici di illustri personaggi della cultura non solo europea, Annalisa Stancanelli scrive questo saggio corredato di note bibliografiche e arricchito anche con un interessante apparato di testi e testimonianze. In aggiunta per la seconda edizione una nuova Appendice che racconta la polemica sui fumetti che prese vita sulle colonne di Rinascita negli anni 1951 e 1952.
III SECOLO a.C. Sotto il volto impassibile della Sfinge si consumano dei misteriosi delitti. Le morti continuano sempre più misteriose dentro la Biblioteca di Alessandria. Archimede di Siracusa, impegnato nella difesa della sua città dall'assedio dei Romani, viene coinvolto nella vicenda dall'amico Doriteo e dalla bella Fileide, giunta da Alessandria a chiedere il suo aiuto. Da Siracusa a Roma , da Alessandria d'Egitto alla Piana di Giza lo scienziato dovrà risolvere l'enigma della Sfinge per dare un senso alle morti dei suoi amici.
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