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VERSIONE RILEGATA RIGIDA CON IMMAGINI IN BIANCO E NERO - I "The Wimshurst's Machine" (TWM) sono una band steampunk italiana. Nove nomination consecutive al prestigioso "Hollywood Music in Media Award" ed un "Golden Kyac", oltre ad una fortunata messe di premi minori. Al loro attivo, oltre a numerosi CD, anche numerose colonne sonore, incluse anche colonne sonore per "libri". Brani recitati, booklet letterari ed illustrazioni di qualità fanno da sempre parte del patrimonio originale di questo gruppo. In appendice, oltre alle fotografie, troverete tutti i testi e anche qualcosa in più...
Ecco le stravaganti, esilaranti avventure di viaggio dell'autore. Il titolo richiama giustamente le opere di Jerome Klapka Jerome, nel cui filone questi racconti si inseriscono perfettamente. Una sorta di divertente testimonianza su un'epoca recente ma già definitivamente tramontata. Oggi, al momento di stampare la prima edizione del libro, sono sparite le cabine del telefono, i flipper, i juke box, i gettoni telefonici, la gente che viaggia in treno con una stia piena di polli, quelli che fumano ovunque anche in treno e al cinema e persino gli italiani tipici stanno estinguendosi, ma in compenso ci sono i telefoni cellulari, i tablet, una folla di extracomunitari variopinta, i computer si trovano in ogni casa e internet (facebook incluso) è alla portata di tutti. Soltanto i treni sono sempre gli stessi. La scienza non può davvero spiegare tutto!
Un uomo viene invitato per il periodo estivo nella villa di una ricchissima e famosissima imprenditrice, un piccolo regno a cui nessuno ha accesso: è la sua ultima possibilità per evitare la rovina, non può rifiutare. Ma l'anima della villa è Melody, una donna dai capelli rosso fuoco e occhi da gatto. Chi è Melody? Melody è una bellissima, inquietante, eminenza grigia.Ma chi è davvero Melody? E perchè l'uomo è stato invitato alla villa?""Io sono Melody"" è un giallo anomalo. Il mistero si risolverà soltanto all'ultima pagina, quando il sipario cala proprio nel momento in cui dovrebbe alzarsi...Dall'autore de "La difesa Alekhine" un nuovo avvincente libro.
Marcello Mastroianni, in una intervista televisiva ad Enzo Biagi, avvenuta un paio d'anni prima della morte, alla domanda "Quale film vorrebbe interpretare" rispose che avrebbe voluto interpretare Tarzan. Un vecchio Tarzan nel mondo di oggi. E questo, per puro caso, è proprio il "leitmotiv" del romanzo "Il punto più vicino al cielo".Un giornalista ormai cinico, ridottosi a "ghost", compilatore di false autobiografie di personaggi celebri, viene assoldato da un nobile inglese. Nella tenuta di Greystoke, nell'attesa dell'apertura del testamento di Lady Gwendoline, fa la sua improvvisa apparizione il vecchio John Clayton (Tarzan), strappato alle sue foreste da una guerra civile e riportato in patria, non riuscirà a reinserirsi nella vita di tutti i giorni divenendo facile preda di sciacalli di ogni tipo tra vicende grottesche, situazioni ironiche e momenti commoventi. Il vecchio Clayton riuscirà a riscattarsi, tra lo stupore dei concittadini, con una malinconica fine degna della sua antica fama.
Il suicidio di un pittore famoso dovrebbe dare il via ad un normale necrologio. Invece, per il giornalista che se ne occupa, diventerà un corsa contro il tempo per salvare una ragazzina rapita e per catturare un assassino seriale protetto e pericoloso. Il finale a sorpresa è veramente imprevedibile. Non è il solito giallo... Il romanzo è stato finalista del premio "Esperienze in giallo" e viene qui ristampato per la prima volta. (EDIZIONE COPERTINA RIGIDA CON SOVRACOPERTINA)
Per prima cosa, e questo consentitemelo, premetto che questa opera non è un inno al fumo. Il fumo fa male ed è un fattore moltiplicatore di rischio malattie, per non parlare delle droghe. Punto. In Italia il "boom" della pipa, nel '900 si è verificato negli anni '60, quando il sublime Gino Cervi interpretò il Commissario Maigret in TV, il magico personaggio uscito dalla penna di George Simenon: quelle sere in cui c'era "Maigret", l'Italia si fermava letteralmente e la gente parlava dei gialli a puntate di Maigret come di calcio e si discuteva su chi fosse o meno il colpevole... Perchè dunque non parlare delle opere letterarie che parlano della pipa, i cui personaggi fumano la pipa? Scoprirete che molti e curiosi sono i riferimenti letterari, dall'elogio della vecchiaia di Mantegazza alla caccia al lupo di Verga, da Pascoli a Salgari, da Capuana a Grazia Deledda. Racconti e poesie da gustare lentamente, proprio come il fumatore assapora il fumo di una pipa...
Vi sono uomini che combattono per il loro Paese in conflitti mai dichiarati, nel'oscurità, nell'anonimato. Uomini che si mettono in gioco e rischiano nel più totale segreto e gli errori non sono ammessi. Storie della guerra fredda. Comunque vada, nessuno lo saprà... Un racconto di guerra narrato in prima persona, al presente.
Girolamo Benzoni, uno dei primi viaggiatori europei che seguirono in America le tracce di Colombo non restò certo estasiato dal gusto del cacao. Ne restò piuttosto schifato, probabilmente per via dell'usanza locale di mischiarlo a pepe e peperoncino e disse che "somiglia più a una bevanda per i porci che a una bevanda per esseri umani". Benzoni (Historia del Mondo Nuovo) è il primo a descrivere come gli indigeni preparassero la bevanda "facendo essiccare i semi sul fuoco in una ciotola di terra; rompendoli tra due pietre e riducendoli in polvere che veniva versata in bicchieri; poi venivano aggiunti acqua e pepe": non esattamente adatto al palato degli europei che simili spezie le preferivano (e decisamente abbondanti) nella carne. Il cacao fu subito oggetto di dispute pro o contro. In questa antologia, una gustosa raccolta di testi, ricette e poesie a tema "cioccolato"...
Restare in relax seduti all'ombra di una veranda, davanti ad una birra fresca, gli alberi che ondeggiano alla brezzolina estiva, le cicale che friniscono durante il solleone: ecco uno dei piaceri della vita! La birra ha ispirato autori di ogni epoca e nazionalità , ispirato religioni e addirittura provocato rivoluzioni, perchè dunque non dedicarle un libro? Ecco una spumeggiante raccolta di brani della grande letteratura italiana a tema "LA BIRRA"...
Questo epistolario comico fu pubblicato per la prima volta da Solfanelli nel 1993 e fu recensito dalla rivista satirica ""Cuore"".Divertente, scanzonato, satirico, brillante, ironico, contiene riflessioni interessanti sul mondo dell'editoria. Lo schema è molto semplice: gli autori inviano i manoscritti alla casa editrice, Eustachio li legge e giudica quali siano degni di pubblicazione... Ma non sempre l'autore accetta il giudizio! Un libro da leggere tutto in un fiato, da soli o in compagnia, gustosissimo!
Quest'opera è una raccolta di testi di autori italiani dall'antichità al primo novecento. Una sola cosa hanno in comune tra loro: parlano del vino. Il vino è sempre stata una parte importante della cultura mediterranea ed europea. E, si può ben dire, addirittura fondamentale nell'ebraismo e cristianesimo.Parleremo della storia del vino, della vite in generale e delle opere letterarie. Il vino come "cultura" e non soltanto come prodotto di una "coltura". Vedremo come Galileo fosse costantemente preoccupato del vino prodotto dai suoi poderi, ma anche come la poesia parla del vino o dei suoi effetti, ed anche come fosse il vino incontrato da Marco Polo nei suoi viaggi verso la Cina, le impressioni di Pigafetta mentre porta a termine la prima circumnavigazione del globo.Un libro davvero interessante, inedito nel suo genere.Un libro da sfogliare e... Perché no? Tutto da bere...
Tutti parlano della satira. Tutti sanno che cos'è la satira. Pochi conoscono le sue origini. Facciamo un breve "excursus" per rinfrescarci le idee. Da quando esiste il potere costituito, esiste lo sberleffo al potere. Esso assume le forme più svariate: in rima, in prosa, in vignetta o più semplicemente una pernacchia o un lancio di uova al capo tribù. E' evidente che fare satira è pericoloso, lo era maggiormente un tempo ma anche adesso è terribilmente pericoloso. La satira più pericolosa è sempre stata quella religiosa, poi viene quella politica, infine quella sociale. La satira sociale, dunque, è quella che più sovente è stata utilizzata: prendere in giro i costumi non è solo meno pericoloso, ma anche più semplice. In particolare, i più bersagliati sono i vizi come l'avarizia. Illustri esempi si trovano in tutte le commedie più note di Molière, Goldoni, Plauto... Una panoramica di grandi versi satirici e di grandi autori, da Dante a Trilussa.
"Amore mio" è un'antologia di grandi poesie italiane d'amore composte tra il dodicesimo secolo e la prima metà del novecento. Una grande raccolta di straordinarie poesie, molte delle quale poco o per nulla note. Poesie da leggere, poesie da regalare.
Eccoci al secondo volume de "le grandi poesie italiane", una ennesima raccolta di grandi poesie dal medioevo alla metà del novecento. La grande poesia italiana non può certo essere racchiusa in un libretto... E così eccoci ad una seconda selezione di grandi autori e grandi poesie. Se nel primo volume avevamo cercato quelle che si studiavano sui banchi di scuola, in questo secondo volume abbiamo potuto spaziare su temi più inconsueti. Se alcune delle poesie appartengono ancora al filone di quelle che si studiavano sui banchi di scuola, molte (e bellissime) sono praticamente sconosciute. Ci sono le poesie alla madre composte da Edmondo De Amicis e gli incredibili paesaggi di Pascoli, la forza di D'Annunzio e la sensibilità di Pavese e addirittura una poesia in cui Foscolo descrive sè stesso!
Quante volte abbiamo sentito parlare delle profezie papali di Malachia? Esse vengono rispolverate ogni volta che si deve eleggere un nuovo pontefice, a maggior ragione in questa occasione, nel 2013, in cui la Chiesa cattolica sente l'approssimarsi di una sfida epocale. Tutti i papi della lista di Malachia dal medioevo all'ultimo. Un libro ricco di curiosità e di storia. ATTENZIONE! I Papi citati nel libro sono solo i Papi presenti nelle profezie di Malachia, e quindi non tutti.
SETTEMBRINI, NIEVO, SALGARI Che cosa hanno in comune tra loro questi tre autori italiani del XIX secolo? Tutti e tre hanno scritto fantascienza: Settembrini come traduttore di Luciano di Samosata, Nievo con un trattato di storia del futuro, Salgari con una curiosa visione del 2000. Si crede generalmente che i racconti fantastici siano monopolio della modernità, ma ciò è errato. In questo libro ci limiteremo a tre grandi del XIX secolo: Salgari, Nievo e Settembrini, quest'ultimo nella sua opera di traduttore.
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