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L'opera si basa sul tema del viaggio, il cui perno è l'Italia, esaminato attraverso le opere di tre autrici americane: Edith Wharton, "Italian villas and their gardens"; Mary McCarthy, "The stones of Florence and Venice observed"; e Frances Mayes, "Bella Tuscany. The sweet life in Italy" (da cui l'omonimo film). E. Wharton descrive in modo asettico e oggettivo l'architettura e lo scenario naturale italiano. L'opera di M. McCarthy presenta una dicotomia: se da un lato illustra gli eventi storici e socio-politici di Firenze e l'arte fiorentina con l'occhio critico di uno storico o di un critico d'arte, dall'altro descrive eventi storico-politici di Venezia commentando su ciò che è accaduto a lei in prima persona o a qualcuno a lei vicino. F. Mayes, adottando una prospettiva soggettiva, scrive una sorta di autobiografia soggettiva della sua esperienza italiana. Lo stile di ogni autore è molto discorsivo e sebbene vengano usati talvolta dei termini tecnici, il linguaggio è facile da comprendere anche per chi non è esattamente un esperto di architettura o giardinaggio. Il tocco personale di ogni autore è visibile ma tutte e tre coinvolgono il lettore grazie alla loro passione per il Bel Paese.
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