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I 14 racconti del 'Guinzaglio' accompagnano i lettori in un viaggio nell'Italia del primo Novecento. Da Napoli alla Toscana, dalle Marche alla Sicilia, i protagonisti e le protagoniste delle storie ci raccontano di un paese ancora arretrato dove le condizioni economiche molto precarie si mescolano con l'indifferenza di una borghesia piccola e ipocrita mentre l'unica speranza di riscatto sembra essere rappresentata dal mito dell'America come utopia lontana e quasi irraggiungibile...-
La Sicilia rurale di inizio Novecento, ancora immersa in uno splendore selvaggio, fa da indimenticabile cornice a queste novelle che hanno come protagoniste un gruppo di donne schiacciate da un destino apparentemente immutabile e decretato da forze inarrestabili. Queste donne, di origini modeste ma animate da sentimenti grandi e nobili, vorrebbero cambiare la loro condizione personale e sociale ma sono frenate da un contesto che sembra costruito per ostacolarle.-
Le tre novelle di questa raccolta sono fiabesche e fantastiche, quasi un esempio di proto-fantasy all'italiana. Dalle peripezie di due fratelli che si avventurano in una dimensione magica alla storia di una scimmietta dispettosa fino alle vicende delle tre sorelle Fiorita, Fiorina e Fiorella, le tre novelle confermano il talento letterario di Maria Messina come una delle voci più significative della letteratura italiana del Novecento.Maria Messina (1887-1944) è stata una scrittrice siciliana. Le sue opere raccontano la condizione femminile nell'Italia del primo Novecento, in particolar modo in Sicilia. Tra esse, ricordiamo le raccolte di novelle 'Ragazze siciliane' e 'Il guinzaglio' e i romanzi 'Alla deriva' e 'Amore negato'. Riscoperta da Leonardo Sciascia, Maria Messina è oggi considerata una delle più importanti autrici della letteratura italiana.
Ciascuno dei racconti di questa raccolta dipinge con un misto di disarmante innocenza, tristezza e tenerezza le vicende di fanciulle, bambine, o, come vengono definite nel titolo, "e;personcine"e;. Si tratta di persone ancora avvolte nell'infanzia ma gia proiettate verso l'eta adulta dove sembrano destinate a soccombere a causa di poverta e soprusi sociali. Anche questa raccolta conferma l'impareggiabile talento narrativo di Maria Messina nel raccontare la dura condizione femminile nell'Italia di inizio Novecento.-
Otto novelle raccontano con toni al contempo malinconici e speranzosi la lenta quotidianita di alcune donne nella Sicilia di inizio Novecento. Caterina, Marina, Camilla e le altre protagoniste sono immerse in una tediosa indolenza che sembra precluderle il riscatto sociale a cui aspirano. Fragili e al contempo determinate, queste ragazze siciliane dovranno farsi strada in un contesto che sembra costruito per darle contro...-
Questo prezioso documento raccoglie le lettere scritte da Maria Messina, una delle voce più significative della letteratura italiana, a Giovanni Verga, padre del verismo e cantore impareggiabile della Sicilia di contadini e pescatori.Dalla corrispondenza emergono la profonda fragilità e insicurezza di Maria Messina bilanciate però dalla tenacia e ostinazione necessarie per coronare il suo sogno: essere pubblicata e riconosciuta come scrittrice di talento.Maria Messina (1887-1944) è stata una scrittrice siciliana. Le sue opere raccontano la condizione femminile nell'Italia del primo Novecento, in particolar modo in Sicilia. Tra esse, ricordiamo le raccolte di novelle 'Ragazze siciliane' e 'Il guinzaglio' e i romanzi 'Alla deriva' e 'Amore negato'. Riscoperta da Leonardo Sciascia, Maria Messina è oggi considerata una delle più importanti autrici della letteratura italiana.
C’è una casa, in fondo a uno dei vicoli di Sant’Agata, dove la felicità è bandita. Forse ce n’è più di una, ma su questa in particolare non ci sono dubbi. Ci vivono due sorelle, Nicolina e Antonietta, quest’ultima sposata con Don Lucio, un uomo crudele e insensibile, padrone prima che marito, che non si fa scrupoli per ottenere tutto ciò che desidera. Un dramma familiare, una storia di sacrifici e sofferenze che denuncia la condizione della donna di inzio Novecento.Maria Messina (1887-1944) è stata una scrittrice italiana. Riscoperta dal grande pubblico grazie a Leonardo Sciascia, le sue opere sono state pubblicate nuovamente a partire dagli anni Ottanta. I suoi romanzi, carichi di introspezione e analisi psicologica dei personaggi, si concentrano sulla condizione femminile del primo Novecento.
La storia di due sorelle, Miriam e Severa, diametralmente opposte nel carattere ma indissolubilmente legate da un simile destino. L’amore, che per nessuna delle due è mai arrivato, ha cominciato a diventare un motivo di sconforto con il passare degli anni. La giovinezza ormai perduta prospetta per le due sorelle una vita dagli orizzonti infelici, una condizione di tristezza da dividere ognuna nella solitudine dell’altra.Maria Messina (1887-1944) è stata una scrittrice italiana. Riscoperta dal grande pubblico grazie a Leonardo Sciascia, le sue opere sono state pubblicate nuovamente a partire dagli anni Ottanta. I suoi romanzi, carichi di introspezione e analisi psicologica dei personaggi, si concentrano sulla condizione femminile del primo Novecento.
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