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Sono cinque le novelle che compongono questa raccolta di Matilde Serao, cinque racconti incentrati su figure femminili di ogni epoca, impiego ed estrazione sociale: studentesse, mogli, donne nubili, madri, donne anziane.Il mondo femminile, complesso e proprio per questo ancor più meraviglioso, entra in scena, senza lasciar spazio a sentimentalismi o retoriche, fonte di sorprese per chi si avventurerà in questa lettura.Matilde Serao (1856 – 1927) è stata una giornalista e scrittrice italiana. È stata la prima donna italiana a fondare e dirigere un quotidiano ("Il Corriere di Roma") e negli anni Venti fu candidata ben sei volte al Premio Nobel per la letteratura, ma non riuscì mai a ottenerlo. Serao ha scritto numerosi romanzi, diverse raccolte di racconti, saggi e altri scritti, tra cui anche opere pubblicate con due pseudonimi diversi.
Pubblicata dall’editore milanese Treves nel 1889, la presente raccolta di novelle portava originariamente il titolo di "Racconti napoletani". Sì, perché di questo, in effetti, si tratta: con lo stile inconfondibile della grande scrittrice e giornalista che è stata, Matilde Serao celebra infatti proprio Napoli, la sua peculiare cultura e tutto ciò che ad esse si lega a filo doppio. Che si tratti di narrare la desolazione di un giovane detenuto in "All’erta, sentinella!", oppure la fierezza con cui è difeso un amore contrastato in "O Giovannino, o la morte", tutto sembra ricondurre sempre ai condizionamenti di un ambiente che, sebbene reso più tollerabile dalle bellezze paesaggistiche, cela sempre qualche stortura, qualche ingiustizia. Del resto, da chi si è sempre battuta per la dignità e l’autodeterminazione della persona, non ci si può aspettare che una disamina dura – anche se indulgente ed empatica – di una realtà complessa come quella di Napoli...Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne ha bloccato la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.
Pubblicato per la prima volta nel 1887, "Vita e avventure di Riccardo Joanna" è un sorprendente spaccato sulla vita a Napoli nel XIX secolo. Considerato fra i romanzi più interessanti di Matilde Serao, esso segue la parabola esistenziale di Riccardo Joanna, figlio di un giornalista, che da semplice correttore di bozze ascende ben presto alle vette dell’editoria, facendosi dapprima redattore, poi cronista mondano e infine direttore del quotidiano per cui lavora. Difficile, quindi, non ravvisarvi tracce autobiografiche, essendo stata l’autrice una delle maggiori giornaliste dell’epoca e, come se non bastasse, prima donna a ricoprire il ruolo direttivo di un giornale in tutta la storia d’Italia. Una lettura appassionante, che conquisterà sia chi è già un ammiratore della grande scrittrice campana, sia chi desidera conoscerla attraverso un libro che la rappresenti a tutto tondo...Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.
In un’epoca in cui i rapporti epistolari potevano considerarsi l’unica maniera di mantenere i rapporti con persone ormai lontane, la frustrazione del non vedersi recapitare una risposta poteva dipendere da una commistione di fattori estremamente variegata. Questa, a conti fatti, è la sofferenza di cui dovrà patire per tutto il romanzo Paolo, innamorato, suo malgrado, di una donna sposata ad un ambasciatore britannico, di stanza nella remota San Pietroburgo. Matilde Serao, grazie anche all’inconfondibile sensibilità che la contraddistingue, costruisce così la scenografia per un dramma estremamente vero, in tutta la sua fragilità umana. Diana, la donna amata dal protagonista, risponderà mai?Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.
Francesco Sangiorgio è un giovane politico lucano, da poco approdato a Roma per ricoprire la carica di parlamentare. Il suo arrivo nella Capitale si configura come una "conquista" sotto più punti di vista: è il coronamento del proprio brillante eloquio, grazie a cui riesce ad accattivarsi ogni possibile uditorio, ma è anche l’avventura proibita di un amore impossibile: quello per la bella moglie di un ministro che lo ha preso in simpatia. Pubblicato nel 1910, "La conquista di Roma" è un romanzo polemico, vivace, sanguigno, che si scaglia contro la deprimente vacuità dei politicanti e la decadente vita salottiera dell’alta società capitolina. Matilde Serao – grazie anche all’indole di una grande giornalista – non fa sconti a nessuno: il suo disprezzo per la vanità è secondo soltanto alla profonda empatia con cui riesce ad inventare personaggi e situazioni, che, per quanto biecamente "strapaesani", rappresentano la sintesi perfetta di una certa italianità.Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.
Pubblicato nel 1881 da un’ancora venticinquenne Matilde Serao, "Cuore infermo" non è soltanto il suo primo romanzo, ma anche la più chiara testimonianza del suo valore come scrittrice. Con una cura per il dettaglio psicologico e un profondo amore per la propria terra, la grande autrice partenopea assembla sapientemente i tasselli di una storia d’amore contrastata, vissuta fra Napoli, Sorrento e Castellammare di Stabia. Protagonisti di questo gioco alla seduzione sono Marcello e Beatrice: dapprima rifiutato da quest’ultima, Marcello riuscirà a indurre in Beatrice una forte gelosia, così da coronare il proprio idillio sentimentale. Immersi nella frizzante vita sociale di una decadente aristocrazia in villeggiatura, i due portano avanti un rapporto reso complicato dalla salute cagionevole di Beatrice. Ritiratasi a Sorrento per guarire, la donna viene convinta da alcune amiche a partecipare alla festa che si terrà a Castellammare: i colpi di scena sono sempre lì, dietro l’angolo, pronti a far deflagrare la situazione...Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.
Napoli, fine Ottocento. Suor Giovanna della Croce, dopo ben trentacinque anni di clausura, è costretta ad abbandonare il convento di Suor Orsola Benincasa a causa della politica requisitoria del neonato Stato italiano. La donna, non ancora sessantenne, si ritrova così a dover tornare al proprio nome laicale – Luisa Bevilacqua – e a rimettere piede in una città che non riconosce più. Scagliata a forza in una società che non si interessa delle donne, Luisa cade così vittima dei tragici rivolgimenti della Storia. Matilde Serao, col suo inconfondibile stile cronachistico e con la sua attenzione alla sfera femminile, ci offre così un affresco cinico, vibrante e al contempo lucidissimo dei drammi sociali della propria epoca. Dell’ambivalenza di un progresso che lascia sempre qualcuno indietro.Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne ha bloccato la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.
L'attenzione del giovane e facoltoso Roberto Alimena viene attirata dalla presenza di un uomo sinistro e inquietante, anch'esso seduto nel medesimo vagone di prima classe del treno diretto da Napoli a Roma. Una volta raggiunto l'hotel, Roberto si accorge che nel suo bagaglio e stata introdotta una misteriosa scatola. Nell'aprirla, scopre il macabro contenuto: una mano femminile preziosamente ingioiellata...-
Uno scrittore che non raggiungera mai il successo perche non riesce ad uccidere i personaggi a cui ha dato vita. Una moglie troppo devota che finisce con l'allontanare il marito. Un amore che viene vissuto soltanto in segreto. In questa raccolta di novelle Matilde Serao racconta personaggi al centro di decisioni in bilico, torbide passioni ed emozioni nascoste. Travolti, ognuno in maniera diversa, dal fiore della passione, i protagonisti di questi racconti scopriranno a proprie spese un modo di sentire e di amare raro e complesso, fatto di attese, delusioni e sconfitte, che li portera a mettere in discussione le piu classiche regole del buon costume e della societa. -
E un diario di viaggio, una raccolta di emozioni e ricordi, quello che Matilde Serao ha raccolto in questo libro. Un percorso tra l'Egitto e la Palestina, un cammino spirituale ma anche turistico alla scoperta dei luoghi d'origine della sua fede. Toccante e veritiero, le parole della scrittrice animano i luoghi da lei attraversati imprimendoli con delicatezza nella mente del lettore.-
"Il paese di Cuccagna" a cui allude il titolo di questo romanzo di Matilde Serao è Napoli, una città che, nel racconto della scrittrice partenopea, è avviluppata in una passione auto-distruttiva per il gioco d'azzardo. L'illusoria ossessione di potersi arricchire nottetempo grazie a giochi come il lotto non è peraltro appannaggio esclusivo dei ceti popolari ma, al contrario, un passatempo che accomuna famiglie di ogni estrazione sociale. Grazie ad un carosello di indimenticabili personaggi e situazioni, Matilde Serao ci consegna un acuto spaccato della vita quotidiana a Napoli alla fine dell'Ottocento.Matilde Serao (1856-1927) è stata una giornalista e scrittrice italiana. Candidata per sei volte al premio Nobel per la letteratura, è stata la prima donna italiana a fondare e dirigere un quotidiano.
Checchina è insoddisfatta del suo matrimonio con Antonio, un avaro medico piccolo-borghese. Un giorno, un marchese ricco e affascinante comincia a farle la corte. Che fare? Da un lato, Checchina è tentata dal rutilante mondo dell'alta nobiltà, dall'altro non vuole certo commettere un adulterio. Le sue "virtù" vengono così messe a dura prova...Matilde Serao (1856-1927) è stata una giornalista e scrittrice italiana. Candidata per sei volte al premio Nobel per la letteratura, è stata la prima donna italiana a fondare e dirigere un quotidiano.
Una raccolta che racchiude quattro storie di protagoniste femminili alle prese con l’universo maschile. La trama intricata di ogni racconto narra una storia romantica, intrisa di passione e tradimento, che introduce il lettore negli universi privati e sentimentali dei suoi personaggi.Con una prosa tipica della narrativa dell’Ottocento, Matilde Serao restituisce i colori di un’epoca attraverso uno stile ironico e al contempo drammatico, in grado di osservare la psicologia dei rapporti di coppia con precisione imparziale. I titoli che fanno parte di questa raccolta di novelle sono: "La grande fiamma", "Tramontando il sole", "L’amante sciocca" e "Sogno di una notte d'estate".Matilde Serao (1856-1927), nata a Petrasso, in Grecia, è stata una scrittrice e giornalista italiana che ha ricoperto un ruolo fondamentale nella crescita intellettuale dell’Italia del Novecento. Matilde Serao è stata infatti la prima donna italiana a fondare e dirigere diversi quotidiani, dallo scomparso "Il corriere di Roma" fino a "Il mattino", testata tutt’ora attiva. Tra i suoi romanzi più celebri ricordiamo "La virtù di Checchina", "Il ventre di Napoli" e "La conquista di Roma".
Sono gli spifferi che soffiano nei vicoli del centro di Napoli, quei miti, quelle storie magiche ed esoteriche che raccontano le nonne ai loro nipoti. Sono Le leggende napoletane, una testimonianza d'eccellenza di una città unica per tradizione e folklore, una raccolta di storie che trasporterà il lettore in un universo letterario vibrante e variopinto.Matilde Serao (1856-1927) è stata una giornalista e scrittrice italiana. Candidata per sei volte al premio Nobel per la letteratura, è stata la prima donna italiana a fondare e dirigere un quotidiano.
Il ventre di Napoli sono una sorta di cronache della scrittrice partenopea Matilde Serao, pubblicato nel 1884 per i tipi dei fratelli Treves. Il romanzo è suddiviso in due parti, e ciascun capitolo è una sorta di cronaca riassuntiva di altre cronache d'epoca, basate sul degrado della maggioranza della popolazione napoletana. La prima parte racconta un'epidemia di colera colpisce Napoli, e allora si apre la polemica della questione meridionale. La Serao descrive il "ventre", ossia i quartieri straripanti di poveri e disadattati che non sanno come tirare avanti, preda del degrado urbano e delle malattie. La scrittrice si sofferma sulla grande capacità dei napoletani di sopravvivenza, nonostante le condizioni avverse, e le loro usanze singolari per rispondere al morbo e alla morte, che sconfinano nel paganesimo e nella pratica di riti occulti. Nella seconda parte il governo Depretis annuncia lo "sventramento" delle zone più degradate di Napoli per il piano di risanamento della città. Molte vie e quartieri sono abbattuti per fare spazio a larghe piazze e canali stradali molto ampi. Tuttavia la Serao rimane ugualmente critica verso la politica, che ha dimostrato soltanto il suo lato peggiore speculativo, non essendo riuscita a risolvere il problema, ma lasciando i poveri e gli indigenti al loro stato originale. La scrittrice tuttavia mostra curiosità nei confronti degli stessi napoletani, legati ad un profondo revisionismo sociale e nostalgico del passato, che preferiscono restare legati al loro destino, affidandosi alla chiesa e a truffatori che si fingono guaritori, anziché andare a curarsi ai rispettivi distretti sanitari.Matilde Serao (1856-1927) è stata una scrittrice e giornalista italiana. Pubblicò 5 volumi di novelle e racconti brevi e fu la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Corriere di Roma, esperienza successivamente ripetuta con Il Giorno e il Mattino, che diventò il giornale più letto del Sud Italia. Fu nominata 4 volte per il Premio Nobel per la Letteratura.
Peppino Fiorillo è determinato a sposare l’amorevole e gentile giovane Cristina: "Cristina o la morte"! Cristina tuttavia rifiuta categoricamente le sue avances. Deluso, Peppino decide di andar a studiare a Napoli. Passano tre anni. Credendo di potersi liberare di questo fastidioso pretendente, Cristina accetta di buon grado la proposta del padre Giovannino di sposare un uomo giovane e onesto. La data del matrimonio è fissata. Ma....Matilde Serao è stata una scrittrice e giornalista italiana. Pubblicò 5 volumi di novelle e racconti brevi e fu la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Corriere di Roma, esperienza successivamente ripetuta con Il Giorno e il Mattino, che diventò il giornale più letto del Sud Italia. Fu nominata 4 volte per il Premio Nobel per la Letteratura.
Naples: les légendes et la réalité / Matilde SeraoDate de l'édition originale: 1908Le présent ouvrage s'inscrit dans une politique de conservation patrimoniale des ouvrages de la littérature Française mise en place avec la BNF. HACHETTE LIVRE et la BNF proposent ainsi un catalogue de titres indisponibles, la BNF ayant numérisé ces oeuvres et HACHETTE LIVRE les imprimant à la demande. Certains de ces ouvrages reflètent des courants de pensée caractéristiques de leur époque, mais qui seraient aujourd'hui jugés condamnables. Ils n'en appartiennent pas moins à l'histoire des idées en France et sont susceptibles de présenter un intérêt scientifique ou historique. Le sens de notre démarche éditoriale consiste ainsi à permettre l'accès à ces oeuvres sans pour autant que nous en cautionnions en aucune façon le contenu. Pour plus d'informations, rendez-vous sur www.hachettebnf.fr
In these stories, Serao writes of love and romance as if she were Barbara Cartland's older, crankier -- and often much funnier -- sister. She turns standard romantic cliches upside down with sometimes tragic, sometimes comic, but always unexpected, results.
Quest¿opera (edizione rilegata) fa parte della collana di libri TREDITION CLASSICS. La casa editrice tredition di Amburgo pubblica nell'ambito della collana TREDITION CLASSICS opere datate più di 2000 anni. Queste opere erano in gran parte esaurite o reperibili solo come pezzi d'antiquariato. La serie di libri contribuise a preservare la letteratura e a promuovere la cultura. Essa aiuta inoltre ad evitare che migliaia di opere cadano nel dimenticatoio. L'obiettivo della serie è di ripubblicare migliaia di classici della letteratura mondiale in diverse lingue... in tutto il mondo!
Quest¿opera (edizione rilegata) fa parte della collana di libri TREDITION CLASSICS. La casa editrice tredition di Amburgo pubblica nell'ambito della collana TREDITION CLASSICS opere datate più di 2000 anni. Queste opere erano in gran parte esaurite o reperibili solo come pezzi d'antiquariato. La serie di libri contribuise a preservare la letteratura e a promuovere la cultura. Essa aiuta inoltre ad evitare che migliaia di opere cadano nel dimenticatoio. L'obiettivo della serie è di ripubblicare migliaia di classici della letteratura mondiale in diverse lingue... in tutto il mondo!
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Quest¿opera (edizione rilegata) fa parte della collana di libri TREDITION CLASSICS. La casa editrice tredition di Amburgo pubblica nell'ambito della collana TREDITION CLASSICS opere datate più di 2000 anni. Queste opere erano in gran parte esaurite o reperibili solo come pezzi d'antiquariato. La serie di libri contribuise a preservare la letteratura e a promuovere la cultura. Essa aiuta inoltre ad evitare che migliaia di opere cadano nel dimenticatoio. L'obiettivo della serie è di ripubblicare migliaia di classici della letteratura mondiale in diverse lingue... in tutto il mondo!
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