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Cercare di contribuire all'incontro ed all'affermazione del "paradigma culturale" delle modalità di gestione pacifica dei conflitti significa anche operare per la legittimazione degli strumenti extragiudiziali delle controversie anche per come si sono formati nella storia. Per fare questo si è proceduto ad analizzare lo svolgimento di attività strutturate ed articolate di facilitazione del dialogo e delle decisioni comuni come oggetto di analisi ma, al tempo stesso, come punto d'osservazione di accadimenti ed avvenimenti storici. Questo testo è un tentativo di avviare la sistematizzazione di una ricognizione storica di metodi, approcci, modalità di affrontare e di cercare di comporre conflitti e controversie, prima che un mera analisi di una panoplia di strumenti di cui l'uomo, anche in tempi diversi, si è avvalso anche quando si trattava di consentire il confronto fra ideologie, religioni e sistemi.
Nel contesto di tendenze globali relative alle procedure stragiudiziali di risoluzione delle controversie, la mediazione è contestualizzata e rivalorizzata dal legislatore comunitario con l'auspicio di un nuovo e diverso equilibrio tra quei procedimenti ed il processo. Il suo paradigma culturale la rende uno strumento di gestione non avversariale dei conflitti, un'opzione responsabilizzante per i singoli, un procedimento che si prende cura anche delle relazioni e uno strumento capace di immettere pragmatismo nella società e nel sistema della gestione dei conflitti. Il testo dimostra la necessità di un grande sforzo culturale che affianchi i tanti interventi formativi già presenti nelle scuole per dare agli stessi organicità, sistematicità e capillarità e per proporre attività divulgative intorno ad un progetto, un'"infrastruttura organizzativa di servizio" per una rete di cittadini, cittadine, mediatori, professionisti, formatori, dirigenti scolastici, insegnanti, personale non docente, studentesse e studenti. Fino alla proposta di una rete che immagina come si possa davvero concorrere a disseminare oggi una sensibilità per raccogliere dei comportamenti non conflittuali domani.
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