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Il titolo di questo scritto è abbastanza chiaro: un anno, il 2020, di cui avremmo fatto tutti volentieri a meno. Che cosa è successo lo sappiamo. Come andrà a finire, purtroppo, ancora no. Se, come tutti ci auguriamo, finirà, come sarà il nostro futuro? Quali conseguenze ci lascerà? Quelle fisiche e quelle economiche sono evidenti. Ma le ferite psicologiche saranno rimarginabili nei bambini, negli adolescenti, negli adulti e negli anziani? Il distanziamento sociale, patito e subito, ci lascerà dei segni? Ne usciremo sfiniti o migliorati? Che uso faremo tutti di questa terribile esperienza?
Roberto Sbrana, psicologo e psicoterapeuta. Laurea in Sociologia a PISA e in Psicologia a Padova; ha lavorato nell'ASL della Spezia, Responsabile del SERT Carcere. Già Docente di Psicologia della Devianza presso l'Università degli Studi di Genova, attualmente titolare del Laboratorio "Il ruolo dello psicologo in carcere". Consulente civile e penale presso il Tribunale della Spezia. Ha pubblicato diversi libri sulla marginalità tra cui "Stranieri in carcere e proselitismo, una ricerca qualitativa" (2018), "Ricominciamo a parlare di droghe" (2018), "I rei folli cambiano casa: dagli O.P.G. alle R.E.M.S." (2016), "Quello che non ho, ma che potrei riavere" (2020), "Maledetto VIRUS" (2021). In questo libro affronta il complesso tema della psicologia del quotidiano (di che cosa si occupa, quale differenza tra psicologia e psicoterapia, la formazione dello psicologo). "Scienza o aria fritta allo stato puro?"
L'autore Roberto Sbrana, psicologo e psicoterapeuta, affronta il Cambiamento sociale in Italia dagli anni 60 ad oggi, le tensioni sociali del momento, l'attualità, il Covid19,.... Promotore della ricerca di un'antica sensibilità e di un ritrovato senso di responsabilità.
E' calato il silenzio sulle droghe, alcool compreso. Eppure il fenomeno sta crescendo, e non sono solo i giovani ad usare droghe. O ricominciamo a parlarne come 40 anni fa, o la partita ? persa.
Le Carceri italiane sono da tempo sovraffollate: circa un terzo dei detenuti sono stranieri. In attesa che si ponga mano legislativamente al tema dei flussi migratori, gestendolo e non solo subendolo, sarebbe opportuno sperimentare buone prassi che, all?interno degli Istituti, permettano di migliorare la vita detentiva di questa parte di reclusi. Gli autori Maria Cristina BIGI (Direttore Casa Circondariale della Spezia) e Roberto SBRANA (Psicologo-Psicoterapeuta, Esperto Ministero Giustizia) in questo scritto, alla luce dei risultati di una ricerca effettuata in una Casa Circondariale di medie dimensioni, formulano alcune ipotesi trattamentali su cui riflettere, collettivamente.
""Giacomo"" un racconto. E' il racconto di alcuni episodi di vita accaduti al protagonista, dalla nascita ai giorni nostri: una vita fatta di esperienze esilaranti e di fatti realmente accaduti, alcuni dei quali discretamente pesanti. Alcune esperienze sono commentate, con l'obiettivo di essere condivise dai lettori.
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